L'enucleazione endoscopica della prostata e' uno degli interventi piu' versatili ed efficaci per il trattamento minimamente invasivo dell'ipertrofia prostatica.
E' un intervento volume e anatomia independente. Anche in casi di prostate molto voluminose, oppure in casi con anatomia difficile e imprevedibile, come puo' succedere nelle recidive di ipertrofia dopo altri trattamenti chirurgici.
Presentiamo un video di un caso complesso di enucleazione endoscopica di una prostata notevolmente ingrossata in un paziente con una storia di pregressa resezione transuretrale della prostata (TURP). Esploreremo i dettagli clinici, le tecniche innovative impiegate e gli strumenti che hanno reso questa procedura impegnativa un successo. Unisciti a noi mentre navighiamo attraverso le complessità di questo approccio ibrido e discutiamo i vantaggi dell'utilizzo della tecnologia laser Thulium YAG.
Descrizione del caso clinico:
Il paziente è un uomo di 67 anni che si è sottoposto a TURP tre anni fa. Presentava ematuria ricorrente e un carico di sintomi elevato, riflesso da un punteggio IPSS (International Prostate Symptom Score) di 20 e un punteggio di qualità della vita (QoL) di 5. L'imaging ha rivelato un volume della prostata di 120 cc, con un livello di PSA di 7,20 ng/ml. Una risonanza magnetica multiparametrica (mpRMN) ha indicato un punteggio PIRADS di 2, quindi non negativa per sospetti di natura neoplastica.
Tecnica impiegata:
Abbiamo eseguito un'enucleazione laser ibrida al tullio della prostata (ThuLEP) concentrandoci su due lobi, utilizzando un rilascio apicale precoce progressivo dello sfintere. Questa tecnica consente un'enucleazione efficace riducendo al minimo il trauma agli sfinteri, il che è fondamentale data la complessa anatomia del paziente. Strumenti:
La procedura è stata eseguita utilizzando i seguenti strumenti:
• Laser ibrido RevoLix HTL™ con fibra laser da 550 μm
• Laserscopio a flusso continuo Shark™ 26 Ch
• Morcellatore Piranha
Impostazioni laser:
• Taglio: 100 W, 40 Hz, effetto 100%
• Coagulazione: 5 W, onda continua
Sfide incontrate:
L'operazione ha presentato diverse sfide, tra cui:
• Un volume prostatico elevato (stimato in 120 ml, peso di 90 grammi dopo l'operazione)
• Tessuto altamente vascolarizzato
• Anatomia irregolare dei lobi e del collo vescicale
• Presenza di una significativa ciste prostatica contenente calcoli multipli
Nonostante queste sfide, l'operazione e il decorso postoperatorio sono stati privi di incidenti, dimostrando l'efficacia del nostro approccio.
Conclusione:
I vantaggi dell'utilizzo della tecnologia laser Hybrid Thulium YAG in questo caso erano evidenti. Le capacità di taglio precise e delicate senza carbonizzazione, combinate con un'efficace coagulazione, hanno contribuito a un esito positivo. Vi invitiamo a guardare la procedura completa e ad apprendere di più sulle tecniche che possono migliorare l'assistenza ai pazienti in urologia.
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